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PERCHÉ NON INTRAPRENDERE UN PERCORSO PSICOLOGICO

Spesso, tante difficoltà della vita o particolari situazioni mettono in moto meccanismi di difesa e/o reazioni emotive e fisiche come ansia, depressione, panico, ecc; queste reazioni fanno parte della nostra natura umana e hanno un loro preciso scopo ma quando divengono disfunzionali fino a impedire alla persona che ne soffre di vivere a pieno la propria vita, ecco allora che viene espresso un bisogno; bisogno che necessita di attenzione. Nonostante questa consapevolezza, più o meno insita in ognuno di noi, ci imbattiamo in tante resistenze che ci impediscono di chiedere aiuto ad un esperto esterno.

Vediamo quali sono questi ostacoli e come possiamo affrontarli:

“Lo psicologo costa troppo e dura troppo!”

Tralasciando il concetto di “troppo” che varia dal valore che ciascuno gli attribuisce, è importante considerare il percorso con uno psicologo come un investimento su voi stessi e sul vostro benessere. Se si avvicina l’estate e siamo a disagio per la “prova costume” spenderemo soldi per diete e abbonamenti in palestra, se il nostro corpo ci dà segnali di malessere subito prenotiamo una visita da uno specialista, e così via per tante altre situazioni della nostra vita; la domanda che sorge spontanea allora è: se la nostra vita o alcune situazioni sono minacciate dall’insorgere di emozioni e reazioni fisiologiche dannose, allora perché non investire un po’ di soldi in un percorso psicologico? Sulla durata del percorso, bhè che dire, dipende molto da quanto siamo disposti a lavorare su noi stessi e dalla voglia che abbiamo di metterci in gioco. Ogni persona potrà decidere insieme allo psicologo le modalità del percorso più adatto alle sue esigenze.

“Io non sono matto!”

Siamo cresciuti con un insegnamento tipicamente italiano per cui “i panni sporchi si lavano in famiglia” e associato all’idea ormai datata che solo i matti vadano dallo psicologo ecco la più grande resistenza ad intraprendere un percorso psicologico. Come spiegato prima, alcune reazioni emotive e fisiche perfettamente normali in alcuni contesti, possono diventare dannose e causare sofferenza a chi le vive. Sintomi di ansia associati alla vita universitaria per esempio vengono ignorati convinti che sia qualcosa di passeggero e per fortuna, spesso è così; se però non fosse così per tutti? Se questi sintomi diventassero più frequenti e più intensi? Perché rimandare a quando diventeranno ingestibili?

“Non credo nella psicologia”

Questo fa un po’ sorridere perché la psicologia non è una religione a cui si può credere o meno; è una scienza che esplora il comportamento umano e le relazioni che intercorrono tra gli individui e l’ambiente. Lo psicologo aiuta ed accompagna le persone nel lavoro di scoperta di sé stessi e delle proprie dinamiche interne e relazionali.

“Si va dallo psicologo per un motivo e ne vengono fuori altri 10!”

Come non essere d’accordo?! Nel corso della consulenza tanti problemi e disagi irrisolti salteranno fuori ma come impedirlo? Noi siamo un tutt’uno e non possiamo chiudere i portelloni come e quando ci pare, prima o poi dovremo fare i conti con ciò che vuole emergere a tutti i costi. Pensate però alla soddisfazione di vedere tutti i nodi che piano piano si sciolgono permettendoci di raggiungere una maggiore consapevolezza di noi stessi. “Affrontare i problemi da solo da più gusto e poi ad un estraneo non racconto i fatti miei”

Fino a che punto ognuno di noi è in grado di reggere il peso delle situazioni che ci fanno stare male e cosa c’è di male nel chiedere aiuto? Come già detto se avessimo un malessere fisico ci recheremmo da uno specialista. Vi è mai capitato di raccontare ad un vostro amico o parente un disagio ad esempio sul vostro posto di lavoro? Qual’è la reazione più comune? Una bella pacca sulla spalla e la frase “dai, ci siamo passati tutti; stringi i denti e va avanti”; tutte le notti a dormire male e svegliarsi con forti mal di testa o fitte allo stomaco però ci

dovete convivere voi!! D’altra parte, vi siete mai trovati seduti sul treno di fronte ad un perfetto sconosciuto ed improvviso lì a raccontarvi tutti gli episodi, anche i più imbarazzanti, della vostra vita? Qual è in questo caso la reazione dell’altro? Sorpresa, accoglienza ed empatia. In una relazione amicale anche la più profonda, una piccola parte di noi tenderà a rimanere nascosta, in posizione di difesa ma da uno psicologo, dapprima estraneo e poi compagno di viaggio, sarete aiutati ad eliminare le vostre difese e sentirvi così finalmente voi stessi.

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